domenica 18 marzo 2012

Arredo Urbano

Leggo un interessante articolo (più un altro di Rizzo e Stella linkato nel primo) sul fatto che a tre anni dal terremoto L'Aquila non sia stata ricostruita e quasi tutto sia rimasto come nel 2009.
Secondo me gli illustri giornalisti non ne hanno compreso il vero motivo.
Io, invece, ora l'ho capito!
L'Aquila è un grande esperimento di design e l'Italia, la cui eccellenza nel campo è riconosciuta in tutto il mondo, non poteva certo lasciarsi sfuggire una simile occasione!
Altro che centro storico fantasma: qui il terremoto ha creato grandi idee per un arredo urbano veramente all'avanguardia!
Eccone un esempio:


Si tratta di una splendida fioriera in linea con le più attuali tendenze: dalla linea spiritosamente informale, è facilmente spostabile e trasportabile grazie alle sue robuste maniglie in tessuto.
E' economica ed anzi fa uso di materiali di riciclo, per l'esattezza i sacchi dei giunti metallici che, a decine di migliaia, tengono insieme gli innumerevoli ponteggi del centro storico.
Biologicamente corretta ed eco-friendly, ospita solo erbacce e piante spontanee tipiche della flora locale abruzzese: basta fiori tropicali, agavi e baobab!
Dulcis in fundo, persino il terriccio che contiene è biologico: infatti da ben tre anni non riceve trattamenti di alcun tipo.
Come, peraltro, il resto della città.

1 commento:

  1. azzeccatissimo, Carlo, e che dire della nuova architettura a "ponteggio permanente"? Non può neanche mancare il trave portante in acciaio attraverso la finestra...

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